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CONFIMI INDUSTRIA: FORUM DIALOGO IMPRENDITORIALE ITALIA-AFRICA

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Confimi Industria ha partecipato nella giornata di mercoledì 8 maggio u.s. presso la Farnesina al Forum di Dialogo imprenditoriale Italia-Africa coordinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con il supporto dell’Agenzia ICE, che si inserisce negli obiettivi più ampi del Piano Mattei.

Il primo forum di dialogo tra settore privato africano e italiano, che ha visto l’apertura dei lavori da parte del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del Vicesegretario Esecutivo e Capo Economista della Commissione Economica ONU per l’Africa (UNECA) Hanan Morsy, è stato organizzato con l’obiettivo di approfondire la collaborazione nei settori della transizione energetica e digitale, della manifattura, della mobilità sostenibile e dell’agroalimentare con il coinvolgimento delle banche multilaterali di sviluppo e delle agenzie del Sistema Italia.

A partecipare all’appuntamento le principali rappresentanze delle imprese italiane e una nutrita schiera di associazioni industriali e imprenditoriali dell’Africa, che hanno avuto modo di estendere il proprio network di riferimento.

Il focus dell’incontro è stato tracciato su quattro settori chiave di collaborazione:

  •     Transizione energetica e digitale: con una popolazione che raggiungerà i 2,5 miliardi di persone (in gran parte giovani) entro il 2050, nonostante l’abbondanza delle risorse naturali, l’Africa soffre di gravi carenze energetiche. L’energia è fondamentale per lo sviluppo industriale sostenibile dell’Africa e l’accesso a consistenti fonti rinnovabili può contribuire a colmare il divario energetico esistente soprattutto tra centri urbani e aree rurali. Il Sistema produttivo italiano, specialmente nel settore Oil & Gas e delle rinnovabili, ha a disposizione le competenze tecnologiche e un assetto geopolitico che inquadrano l’Italia come hub infrastrutturale del Mediterraneo, che la rende partner affidabile per i Paesi africani, con lo scopo ultimo di ridurre il digital divide che rallenta la crescita locale;
  •     Agroindustria: la vasta disponibilità di terre fertili e risorse naturale investe l’Africa di un enorme potenziale agricolo. La sicurezza alimentare, che è tra le priorità della presidenza italiana del G7, è un tema centrale nell’azione dell’Italia, che può contare su una catena del valore agroalimentare solida e ben strutturata. L’agricoltura africana deve affrontare diverse sfide dettate dal cambiamento climatico, dalla mancanza di accesso a fertilizzanti e infrastrutture adeguate. Allo stesso tempo l’Africa ha un vantaggio competitivo in molte colture, prime fra tutte, anacardi, cacao, caffè e tè. La collaborazione italo-africana è tesa a valorizzare l’esperienza e le competenze maturate dall’Italia nel settore che possono sostenere l’Africa nel raggiungimento della sicurezza alimentare in un mercato in decisa crescita con una domanda in costante aumento.
  •     Meccanica strumentale: lo sviluppo dell’industria manifatturiera è ritenuto un vettore decisivo per la crescita economica dei Paesi africani e l’attuale gap rappresenta un’opportunità per la trasformazione economica e la creazione di posti di lavoro di qualità. Ci sono vincoli strutturali che hanno impedito finora lo sviluppo del settore manifatturiero, come la dipendenza dalle materie prime e i limitati investimenti in formazione. La storica tradizione di sviluppo industriale e la posizione di primissimo piano nella produzione dei macchinari rendono l’Italia un partner di rilievo, anche in considerazione di una configurazione dei sistemi industriali italiano e africano piuttosto analoga, con la presenza di molte aziende familiari e PMI. La condivisione di best practice aziendali, l’implementazione dei processi formativi e la creazione di legami tra le imprese sono i fattori chiave di sviluppo;
  •     Mobilità sostenibile: la rapida crescita demografica, l’urbanizzazione e la crescente motorizzazione porteranno inevitabilmente a un incremento delle emissioni di gas serra, del traffico e dell’inquinamento. L’efficienza e l’inclusività della mobilità urbana sono essenziali per lo sviluppo socioeconomico perché offrono accesso a beni, servizi, lavoro e opportunità di istruzione. La mobilità sostenibile si pone come soluzione ideale anche in linea con gli sforzi degli attori internazionali, come l’UE, che ha attivato alcune linee di finanziamento per sostenerla. L’Italia gioca un ruolo cruciale in questa dimensione grazie alla sua esperienza e al lavoro di aziende già operanti nel continente africano.

L’evento è stato anche occasione per siglare importanti protocolli di collaborazione tra Cassa Depositi e Presiti e alcune Banche multilaterali del continente africano, per promuovere la stabilità finanziaria e creare attività di matchmaking e missioni B2B sul tema:

  • della sicurezza alimentare e del sostegno alla filiera agroalimentare;

  • dello sviluppo infrastrutturale sostenibile in chiave di efficienza energetica;

  • delle infrastrutture sociali declinate in edilizia abitativa, centri sanitari e d’istruzione.

Fonte: Confimi Industria

 Api Notizie n.18 del 21 maggio 2024