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CARBON BORDER ADJUSTMENT MECHANISM (CBAM)

Energia elettrica

Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) è un sistema pionieristico a livello globale che si applica ai prodotti altamente inquinanti.

Questo meccanismo costituisce una parte fondamentale del Green Deal Europeo ed è incluso nelle proposte complessive del piano "Fit for 55" il cui obiettivo principale è ridurre le emissioni di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

A partire dal 1° ottobre, tutte le imprese europee coinvolte nell'importazione di cemento, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno dovranno iniziare a dichiarare i volumi introdotti nel mercato dell'Unione Europea e le emissioni di gas serra incorporate in tali prodotti.

Questa costituisce la prima fase dell'applicazione del CBAM, che rappresenta essenzialmente una tassa sulle emissioni di CO2 ai confini dell'Unione Europea.

L'obiettivo principale di questa misura è garantire che le imprese europee non perdano competitività, nonostante debbano rispettare standard ambientali e normative sulle emissioni più rigorose rispetto ad altri paesi.

Secondo quanto riportato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il regolamento prevede due fasi di attuazione.

La prima fase, quella già sopra esposta, ha natura transitoria, si concentra sulla definizione dei volumi introdotti nel mercato dell'Unione Europea per determinati materiali.

La seconda fase, invece, prevede che a partire dal 1° gennaio 2026 gli importatori di prodotti ad elevata intensità di carbonio menzionati precedentemente debbano versare una tassa quando le emissioni di gas serra associate alla produzione di tali beni superino le emissioni che si sarebbero verificate se la produzione fosse avvenuta in Europa, rispettando le norme comunitarie.

Fonte: Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Api Notizie n.37 del 24 ottobre 2023