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Chiarimenti sulla TARI - risoluzione del Ministero delle Finanze

Ambiente

tassa rifiutiSPORTELLO TARI: POSSIBILE RIDUZIONE DELLA TASSA
prima finestra utile 31 gennaio 2015

Una Risoluzione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (n. 2/DF del 9 dicembre 2014) ha confermato un principio già previsto nell'attuale norma nazionale (Legge di Stabilità 147/2013 art. 1, comma 649) per la non applicabilità della TARI (tassa sui rifiuti) ai magazzini ed alle aree

che sono "funzionalmente ed esclusivamente collegate all'attività produttiva" ove si producano in via "continuativa e prevalente" rifiuti speciali.

La nuova disposizione consente di delineare meglio l'ambito applicativo della TARI alle superfici produttive di rifiuti speciali evidenziando come, nella determinazione della superficie assoggettabile alla Tassa sui rifiuti, non si tenga conto di quella parte ove si formano rifiuti speciali che l'azienda provvede a smaltire in proprio.
Apindustria in collaborazione con lo Studio professionale SRS ha attivato uno sportello operativo per supportare le imprese nell'eventuale verifica della situazione aziendale in merito al versamento della TARI.
Il Commercialista Riccardo Scardovelli dello studio SRS ha sottolineato come, solo dopo un'attenta verifica, le aziende potranno, evitando ingiustificate duplicazioni di costi, rideterminare la superficie tassabile ai fini TARI e chiedere l'eventuale rimborso della maggiore imposta pagata nel corso del 2014".
Il recente documento del Ministero delle Finanze, che nasce come risposta ad un quesito specifico di una impresa che aveva ottenuto la riduzione sulla sola quota parte di area produttiva occupata dai macchinari risulta estremamente chiaro a favore delle imprese escludendo quindi tutte quelle aree "asservite" al ciclo produttivo e pertanto quasi tutte le tipologie di magazzini comprese le aree esterne con medesime caratteristiche.
Lo sportello operativo dell'Associazione Piccole e Medie Industrie sarà attivo dal 12 gennaio 2015 e nasce non solo con l'obiettivo di supportare le aziende nell'interpretazione della normativa ma anche con il fine di creare un punto di confronto e dialogo con tutti i soggetti pubblici e privati interessati dall'applicazione della norma per evitare, come sottolineato testualmente nella nota del Ministero, "l'insorgere di un inutile e defatigante contenzioso".